La rappresentazione della Natività Cristiana ovvero il Presepe o Presepioè uno dei momenti più importanti di tutta l’iconografia cattolica. Tradizionalmente ogni anno a Natale ne vengono allestiti a milioni un po’ ovunque e soprattutto in moltissime case private, ciò ha fatto si che il Presepe sia senz’altro la più familiare e popolare delle rappresentazioni degli eventi narrati dai Vangeli. Il fatto che, la maggior parte dei cattolici si sia cimentata almeno una volta nella vita nell’allestimento di un Presepe ha fatto si che negli anni, pur conservando intatto il suo contenuto sacro abbia assunto le forme e le interpretazioni più varie, le dimensioni e locazioni più diverse e i materiali più impensabili. Molto spesso il Presepe si caratterizza localmente sposandosi nelle sue rappresentazioni con le peculiarità del territorio e le tradizioni delle genti che lo abitano.
In questo contesto si inserisce a pieno titolo il Presepe di sabbia.
L’uso di questo materiale si è rivelato particolarmente felice per un disparato insieme di motivi. Il Presepe di sabbia in primo luogo si sposa benissimo con le caratteristiche di alcuni territori in cui l’elemento sabbia è molto caratterizzante come ad esempio alcune località balneari. Allo stesso tempo la sabbia ha in se delle straordinarie caratteristiche di universalità comuni a pochi altri materiali: essa si trova infatti in tutto il mondo ed è accessibile a tutti, poveri e ricchi; è un materiale usato da tutte le culture e in tutte le epoche (se vuoi avere maggiori informazioni vai su www.accademiadellasabbia.it al paragrafo “etnologia”). E’ interessante vedere come si sposino le caratteristiche di universalità e povertà della sabbia con le caratteristiche di universalità e povertà della Natività Cristiana. Notevole è anche lo spunto di riflessione che le sculture di sabbia, a causa della loro rapida deteriorabilità, offrono al loro pubblico: le sculture di sabbia infatti ci ricordano quanto l’idea e la percezione del “bello” sia qualcosa di interno all’uomo, qualcosa cioè che rimane in noi anche dopo che sparisce l’oggetto che il “bello” ci ha evocato. Quale migliore occasione per fare qualche pensiero spirituale in un contesto natalizio sempre più materialista e mercificato? Ricordiamoci anche del ruolo trasversale del materiale sabbia tra le culture e le religioni (citiamo ad esempio i Mandala dei monaci Tibetani); C’è addirittura chi nel microcosmo delle colorate componenti minerali della sabbia rivede le forme ed i colori che la specie umana assume sulla terra.

